Certificate e fuori dubbio le qualità nutrizionali e salutistiche dell’olio s’oliva la conferenza nazionale a chiusura del progetto ‘Aristoil’- P.O. Interreg Med 2014-2020 ha avuto un ‘taglio’ sulle strategie da seguire per la produzione degli oli salutistici. In tal senso sono state illuminati le relazioni di Andrea Giomo, docente di analisi sensoriale dell’Università delle Marche e di Raffaele Sacchi, professore ordinario di Industrie Agrarie all’Università Federico II di Napoli che hanno ‘segnato’ gli sviluppi di un mercato che lotta per non essere inglobato dalle grandi potenze mondiali come la Cina.
Andrea Giomo ha affermato che la ‘qualità dell’olio siciliano è superiore a qualsiasi altro’ ma che bisogna farsi trovare pronti alla sfida mondiale dei mercati coniugando “reputazione, trasparenza e qualità per migliorare la competitività dell’olio valorizzando le sue proprietà salutistiche e nutrizionali, trasferendo alla filiera le innovazioni tecnologiche frutto della ricerca e applicando nuove tecniche di marketing”.
“C’è bisogno di un grande lavoro corale – ha aggiunto il docente – per non farsi tritolare dalla concorrenza”.
In un crescendo di interesse del vasto uditorio presente il professor Raffaele Sacchi ha puntato sulla transdisciplinarità per la risoluzione delle problematiche complesse che caratterizzano il settore olivicolo oleario che in ambito scientifico è concepita come lo stadio più elevato di integrazione tra discipline in cui le relazioni hanno luogo all’interno di un sistema senza frontiere stabili tra le materie stesse quali le tecnologie alimentari, l’arboricoltura, la chimica degli alimenti, la chimica farmaceutica, l’analisi sensoriale, il marketing e il neuro-marketing, l’economia agraria, le scienze mediche, l’ingegneria meccanica ed informatica, il diritto agrario, agroalimentare e tributario.
La transdisciplinarità è dunque quello spazio intellettuale dove le connessioni tra diversi argomenti isolati possono essere esplorate per superare l’attuale frammentazione della conoscenza, principale ostacolo al progresso e al cambiamento nella filiera olivicolo olearia.
Il dirigente medico dell’Asp 7 Vito Perremuto si è soffermato sugli effetti salutistici dell’olio evo ponendo l’accento sul fatto che ‘l’olio nutre e cura”, mentre, l’assaggiatrice di olio Maria Paola Consolini ha elencato le buone prassi per pervenire ad una buona qualità della produzione.
La conferenza nazionale aperta dai saluti istituzionali del commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, dal presidente di Svimed onlus Giovanni Iacono, dal sindaco di Chiaramonte Gulfi Sebastiano Gulfi e dall’assessore allo Sviluppo Economico del comune di Scicli Emilia Arrabito si è chiusa con una tavola rotonda coordinata dall’agronomo capo panel Giuseppe Cicero sul domani dell’olio evo: dal Cluster alla produzione innovativa cui hanno preso parte Michele Riccobono, responsabile dell’organismo di controllo di Irvo Sicilia, Giuseppe Arezzo, presidente del consorzio dop Monti Iblei, Vittorio Sartorio, delegato di Ragusa dell’Accademia Italiana della Cucina e Enzo Cavallo direttore del Diprosilac. Sulla ‘mission’ del progetto Aristoil e sui risultati ottenuti hanno relazionato il coordinatore Giuseppe Cianciolo e Gianna Dimartino del servizio Politiche Comunitarie del Libero Consorzio che hanno preannunciato la costituzione del ‘cluster Aristoil’ nonché dei prossimi passi del network con la possibilità di progettare una piattaforma a servizio dei produttori e consumatori, come strumento di scambio di know how e a supporto del percorso di indicazione del claim salutistico.