Sedici “nuovi” capi panel. Un corso di 35 ore per formare sedici professionisti che dovranno stabilire le caratteristiche organolettiche di un olio e darne una valutazione su basi tecnico-scientifiche precise. Il corso è organizzato dall’istituto regionale del vino e dell’olio in collaborazione con la Camera di commercio del Sud est.  Le lezioni si svolgeranno dal 21 al 26 aprile presso la sede della Camera di Commercio di Catania. Fitto il programma del corso con la parte teorica caratterizzata da cenni di agronomia e influenze nelle tecniche di estrazione sulla qualità dell’olio extravergine, nozioni di chimica dell’olio applicata alle innovazioni tecnologiche, oltre alle norme sull’etichettatura e la prova d’assaggio con i criteri e le modalità per il riconoscimento dei panel di assaggiatori. Infine, la valutazione di fine corso con i criteri e le modalità per il riconoscimento dei panel di assaggiatori e la consegna degli attestati. La direzione del corso è affidata a Giuseppe Cicero, capo panel della Camera di commercio di Ragusa. Tra i relatori Luciano Di Giovacchino, Stefania Carpino, Ernesto Puglisi Allegra, Alberto Morreale, Marino Giorgetti, Giovanni Pipolo, Andrea Giomo, Sebastiano Forestale.

L’esame organolettico di un alimento in generale e in particolare di un olio è svolto da un ‘panel’, composto da otto assaggiatori, che stabiliscono le caratteristiche organolettiche dell’olio, esprimendo un giudizio con un voto. I consorzi di tutela olio dop Monti iblei e Monte Etna daranno il supporto tecnico e logistico. “C’è l’esigenza di formare nuovi capi panel che dovranno affiancare i nostri bravi veterani che hanno svolto un lavoro encomiabile – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo – il corso si articola in 5 giornate, con un numero limitato di iscrizioni, e con docenti di alto profilo”. I capi panel sono gli ambasciatori del gusto e della qualità. “Occorre avere un numero maggiore di professionisti per certificare le nostre produzioni di qualità – aggiunge Giosuè Catania, presidente del consorzio di tutela olio dop Monte Etna – la testimonianza è data dalla crescita professionale della filiera olivicola olearia e dall’aumento considerevole degli oli certificati punto fermo dell’eccellenza siciliana”.

In finale al premio Ercole Olivario. Con la proclamazione dei vincitori sabato 26 marzo a Perugia.  Sono 4 le aziende della Sicilia orientale, nel comprensorio della dop monti iblei, che hanno raggiunto la finale: Azienda Rollo – Letizia Dop Monti Iblei, Agrosì soc. agr. di E. Novello sas -Albacara, Dop Monti Iblei, Agrestis Soc Coop Agricola –  Agrestis Nettaribleo DOP/BIO – Dop Monti Iblei, Frantoi Cutrera srl – Primo, Dop Monti Iblei – Gulfi. Il prestigioso concorso nazionale  riservato ai produttori di olio di altissima qualità italiano, nato nel 1993, è giunto alla sua XXX edizione. “Un’ulteriore testimonianza della dinamicità e della qualità produttiva delle nostre imprese –spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo -il premio Ercole Olivario, con ben 4 aziende in finale, è un ulteriore conferma degli ottimi risultati raggiunti in ambito nazionale e internazionale. L’olio dop monti iblei è un appassionate racconto di territori  che diventa anche la passione di intere generazioni di produttori”. Gli oli vincitori della XXXesima edizione di Ercole Olivario, saranno protagonisti di una serie di iniziative di promozione sia in Italia che all’estero. In Italia si è già tenuta nei giorni scorsi, a Bari, la fiera “Enoliexpo” dove, grazie ad Unaprol ed alla Evoo School, sono state presentate e degustate le olive vincitrici della prima edizione del concorso Ercole Olivario – Sezione Olive da Tavola; mentre grazie alla partnership con l’Associazione Città dell’Olio, le aziende vincitrici dell’Ercole Olivario 2022 avranno la loro visibilità alla fiera “Olio Capitale” che si terrà dal 13 al 15 maggio 2022, a Trieste.

A settembre 2022 sarà la volta della Francia, dove i vincitori dell’Ercole Olivario avranno il loro spazio presso il “Gourmet Food & Wine Selection”, il salone professionale annuale dei prodotti gourmet, vini ed enogastronomia. Infine gli oli vincitori dell’Ercole Olivario saranno protagonisti di alcune masterclass per operatori di Cina, Giappone e Australia, coinvolti nel del progetto “True Italian Taste” promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con le Camere di Commercio italiane all’estero. Per la Sicilia sono 12 le etichette in finale: 6 Dop, 1 IGP, 5 Extravergine. Per la dop monti iblei, come detto,  ben 4 aziende che fanno parte del consorzio di tutela olio dop monti iblei

Equilibrare l’aspetto vegetativo e produttivo degli alberi di ulivo con una buona ed efficace potatura. Una pratica indispensabile per gestire la produttività delle piante e mantenere l’impianto efficiente alla raccolta. Un corso teorico-pratico di potatura riservato agli studenti delle quarte e quinte classi degli istituti agrari di Modica e Scicli. Il corso è promosso dai consorzi di tutela olio Dop Monti iblei e Dop Monte Etna. La formazione si articola in due gornate. Si inizia Lunedì 14 marzo all’istituto tecnico agrario “Quintino Cataudella” di Scicli con la parte teorica e  martedì 15, l’intera giornata, con la prova “sul campo”. “Abbiamo voluto organizzare un evento formativo riservato agli studenti –spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo –e’ un modo per formare figure professionali di alto profilo che possono svolgere, da qui a breve, un lavoro di fondamentale importanza per i nostri imprenditori olivicoli. Puntiamo sulla voglia di crescita degli studenti finalizzata ad acquisire nuove competenze spendibili in maniera pratica. La potatura degli alberi di ulivo – conclude Arezzo -è un aspetto non secondario per mantenere l’impianto funzionale ed efficiente alla raccolta”. Si replica il 22 e 23 marzo all’istituto “Principi Grimaldi” di Modica. Gli studenti avranno modo di acquisire le nozioni base di botanica e le corrette tecniche di taglio  in relazione alle caratteristiche del soggetto arboreo. Alla fine del corso, agli studenti, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

 

 

Bilancio 2021 e di previsione del 2022. Un bilancio “in ordine”. L’assemblea dei soci del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei, in videoconferenza, ha approvato lo strumento finanziario.  Il bilancio di previsione è il documento contabile che espone in maniera sistematica il reperimento e l’impiego delle risorse. Un lavoro di “squadra” con lo studio Calabrese che ha curato la parte contabile e lo studio dell’agronomo Godano per la parte “tecnica” relativa alle certificazione e ai rapporti con i consorziati.  Il  Cda del consorzio, tra  breve, dovrà anche approvare il rinnovo delle cariche con la nomina del nuovo presidente. L’uscente,  Giuseppe Arezzo, è  in “carica” da tre mandati.

 

Un lavoro di condivisione e di concertazione. Grazie all’ottimo lavoro svolto dal presidente Gino Catania, la Dop monte Etna è riuscita ad ottenere la modifica al disciplinare di produzione”. Così il presidente del consorzio di tutela olio Dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo, plaude al lavoro svolto dal consorzio monte Etna. Con la modifica al disciplinare – pubblicata sulla Gazzetta ufficiale – l’area di produzione si è ampliata con l’ingresso di 25 nuovi comuni alle pendici dell’Etna. Un comprensorio assai vasto, ad anello, che include anche 4 comuni del versante messinese e un territorio in provincia di Enna. “Con il consorzio monte Etna e con il presidente Gino Catania – spiega Arezzo – da anni c’è un proficuo rapporto di collaborazione. Non ultimo il corso per capo panel che sarà ufficializzato da qui a breve,. Un corso atteso che si svolgerà nella sede della Camera di commercio di Catania e darà nuova linfa.  C’è in itinere anche un corso per potatori in collaborazione con gli istituti agrari di Modica e Scicli”. Obiettivi comuni quelli perseguiti dai due consorzi. “Per fare crescere capillarmente il territorio – commenta il presidente Arezzo – è necessario mettere in campo iniziative che, operando a diversi livelli di profondità, valorizzino le eccellenze, permettano un confronto proficuo tra iniziative differenti. Occorre collaborare condividendo progetti e informazioni.  La capacità di lavorare in squadra entra in gioco ogni volta che si individua il raggiungimento di un obiettivo. Con il consorzio monte Etna, siamo certi, che gli obiettivi da raggiungere saranno molteplici”.

Il giornale dell’agricoltura SPECIALE GUSTO Vinitaly. Due pagine di approfondimento sull’olio dop monti iblei. Un reportage di Alessia Cotroneo che racconta la “storia” dell’oro verde. Iniziando dai territori e dalla produzione: 19 mila ettari di uliveti che racchiudono le province di Ragusa, Catania e Siracusa.  Con una produzione in “crescita”: 2266 quintali di olio certificato nella campagna 2018-2019, 2300 quintali nel 2019-2020, 2989 lo scorso anno e 1406 quintali di olio certificato nel 2021 (dato, quest’ultimo, provvisorio). Il made in Italy e la valorizzazione dell’olio dop e la grande sfida. Dalla coltura della pianta alla raccolta delle olive, fino alla spremitura, nulla può essere lasciato al caso.

Un corso per “formare” capi  panel. Una figura professionale in possesso degli strumenti e delle competenze tecnico-scientifiche necessarie per la conduzione di corsi ufficiali per la formazione di assaggiatori e l’istituzione, la direzione e la gestione di panel di assaggio ufficiali per la valutazione sensoriale degli oli. Il corso, voluto dal consorzio di tutela dell’olio dop Monti iblei,  Dop monte Etna e Dop val di Mazara, con il contributo della camera di commercio del sud est, del ministero delle politiche agricole e dell’Irvos,  si svolgerà a fine marzo presso la sede della camera di commercio di Catania. “I capi panel hanno svolto e svolgono un lavoro straordinario – dice il presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – a loro va rivolto il nostro plauso. Adesso c’è l’esigenza di formare altre leve che diano il supporto necessario per corsi di formazione ed eventi.  Si è pensato, dunque, ad un corso di formazione, suddiviso in 5 giornate, con la presenza di docenti e professionisti del settore per formare i capi panel del futuro”. Possono presentare domanda di partecipazione al corso gli iscritti nell’elenco nazionale dei tecnici e esperti assaggiatori di Olio di oliva con almeno tre anni di attività nell’ambito di un panel riconosciuto a livello nazionale con apposito provvedimento ministeriale. Importanti saranno le sessioni dedicate al sistema normativo per la tutela e la valorizzazione degli oli  a denominazione di origine e ad indicazione geografica protetta.  Superato il corso verrà rilasciato apposito attestato di idoneità riportante gli estremi dell’autorizzazione ministeriale, valido per la costituzione, la direzione e la gestione di panel di assaggio ufficiali per la valutazione sensoriale degli oli d’oliva riconosciuti dal Ministero così come disposto dal D.M. del 16 Giugno 2014.

Un concept che trova la sua concreta realizzazione. Un modello di valorizzazione e promozione del territorio attraverso le “eccellenze”. Anche quest’anno il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei è stato inserito  nell’Atlante Qualivita, giunto alla sua undicesima pubblicazione, la seconda edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana – Treccani, è realizzato dalla fondazione qualivita con la collaborazione di OriGIn Italia e AssoDistil. Al suo interno contiene oltre 870 schede informative aggiornate che descrivono in maniera esaustiva tutti i prodotti italiani a Indicazione Geografica. Il consorzio di tutela Dop monti iblei ha uno spazio “informativo”.  “Abbiamo dato alle nostre tipicità la vetrina che meritava – spiega il presidente del consorzio di tutela, Giuseppe Arezzo – ci sembrava giusto fare la nostra parte, all’interno dell’Atlante Qualivita,  mettendo in luce le eccellenze locali, ricchezza del territorio, che da sempre sosteniamo e valorizziamo. Un modo più coinvolgente per far conosce il lavoro, di piccoli e grandi produttori, che quasi sempre significa filiera dell’olio dop di  qualità e garanzia di biodiversità”.  Il nuovo Atlante Qualivita, è stato presentato a Roma, alla presenza del Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, con la partecipazione del Sottosegretario Gian Marco Centinaio. Presenti i vertici del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei, il presidente Giuseppe Arezzo e l’agronomo Umberto Godano. Nata per raccogliere e valorizzare l’eredità culturale del patrimonio enogastronomico, grazie anche al contributo e all’indirizzo dei Consorzi di tutela DOP IGP, l’opera, rappresenta un punto di riferimento per la conoscenza delle eccellenze italiane.

“Un corpus enciclopedico verificato anche da Treccani, con contenuti sistematizzati, aggiornati e consolidati nel tempo per difendere la storia e la veridicità delle informazioni, tutelando le filiere e i cittadini da frodi e imitazioni diffuse in tutto il mondo, come nei casi del Prosék croato e dell’aceto balsamico sloveno emersi negli ultimi mesi”, sottolinea Mauro Rosati, Direttore della Fondazione e autore dell’Atlante Qualivita. L’Atlante fornisce informazioni tecnico-scientifiche e socio-economiche su tutte le specialità gastronomiche italiane a marchio registrato. Nel volume, ogni prodotto, viene descritto dettagliatamente da una scheda informativa, in cui si possono reperire notizie su metodo di lavorazione, storia, normative, caratteristiche nutrizionali e organolettiche dei prodotti stessi

Dalla raccolta alla molitura. Con la spremitura e la degustazione di buon pane tostato. Una giornata con le “mani” tra le olive per i “piccoli” della scuola primaria del plesso Serafino Amabile Guastella di Chiaramonte Gulfi. Il progetto “Mi prendo cura di te” ha visto i bambini adottare un albero di ulivo, messo a disposizione da alcune aziende olivicole, con la raccolta in campagna fino alla spremitura in un apposito frantoio allestito all’interno del museo dell’olio di Chiaramonte.

Una giornata di educazione alimentare che ha visto insieme genitori, alunni e amministrazione comunale. Perché i bambini sono i primi su cui dover puntare per valorizzare le produzioni d’eccellenza. Il presidente del consorzio di tutela olio Dop monti iblei, Giuseppe Arezzo, ha voluto ringraziare, nel suo intervento, il sindaco Sebastiano Gurrieri per il valore educativo dell’iniziativa. “C’è una grande attenzione verso questi temi – spiega Arezzo – legati alla sana e corretta alimentazione. L’olio è un alimento tipico della dieta mediterranea. Una buona merenda, a scuola, con del pane e dell’olio Dop. Ringrazio il sindaco Gurrieri e la Giunta per la straordinaria sensibilità e siamo convinti che, d’ora in poi, ci siano i presupposti per una proficua collaborazione”. Ingrediente simbolo della dieta mediterranea, l’olio Dop è un alimento in grado di cambiare il volto e il gusto di ogni preparazione.  Il sindaco Gurrieri ha parlato di “luce e speranza” iniziando dai più piccoli. “Dopo due anni di chiusure causata dall’emergenza sanitaria – aggiunge il primo cittadino di Chiaramonte – abbiamo voluto lanciare un messaggio positivo illuminando tutte le chiese di Chiaramonte e le contrade rurali grazie ad un progetto finanziato dal ministero dell’Interno. Non ultimo il progetto “Mi prendo cura di te” dedicato all’antica tradizione della raccolta e spremitura delle olive”. Per il consorzio l’ennesima giornata dedicata alla valorizzazione di una delle eccellenze del territorio. A proposito di promozione, il Sole 24 ore, il prestigioso quotidiano economico, ha pubblicato un articolo dedicato interamente all’olio Dop monti iblei e al consorzio di tutela. Promuovere la conoscenza e la valorizzazione della cultura dell’olio, con beneficio delle imprese della filiera olivicola e dei consumatori, grazie ad una proficua collaborazione con l’istituto regionale del vino e dell’olio (Irvos), è una delle priorità del consorzio.

 

 

 

Un inserto “speciale” dedicato al mondo dell’olio. Il prestigioso quotidiano economico “Il sole 24 ore dedica un articolo di approfondimento al consorzio di tutela e al “nostro” olio dop dei monti iblei. (articolo pubblicato nell’edizione cartacea del 23 novembre 2021)