Un progetto comune e ambizioso. L’area di produzione dell’olio dop si  estende anche nel versante catanese con i comuni di Scordia e Mirabella Imbaccari inseriti nella modifica al disciplinare di produzione dell’olio dop monti iblei. Si tratta di un importante conquista che mira ad esaltare una delle eccellenze della Sicilia. Una tappa fondamentale che arriva dopo un lungo processo di concertazione e condivisione con il supporto del Ministero delle politiche agricole.  Il consorzio di tutela avrà il compito di coordinare le audizioni pubbliche per comunicare ai produttori i risultati ottenuti con la modifica al disciplinare. La prima audizione pubblica si svolgerà il 10 Settembre, alle ore 17, nell’aula consiliare del Comune di Scordia in Via Trabia 15. Saranno presenti il sindaco del comune di Scordia, Francesco Barchitta,  i vertici del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei con il presidente Giuseppe Arezzo e l’agronomo Umberto Godano, i vertici dell’assessorato regionale all’agricoltura. “Il nostro comune fonda la sua economia principalmente sull’agricoltura – spiega il sindaco di Scordia, Francesco Barchitta  – nel dopoguerra abbiamo assistito ad una riconversione massiccia di tutto il territorio circostante ad agrumeti che, in molti casi, ha messo in secondo piano le altre colture tradizionali tra cui anche l’olivicoltura. Negli ultimi decenni, anche a seguito della crisi agrumicola, l’agricoltura locale si diversifica con la valorizzazione di altri prodotti della terra. L’inclusione di Scordia nel Consorzio Dop degli Iblei rappresenta un riconoscimento alla nostra tradizione ma nel contempo vorremmo che fosse uno stimolo per un virtuoso sviluppo dell’olivicoltura, rispettosa per l’ambiente e in grado di fornire all’imprenditore agricolo un giusto guadagno attraverso la produzione di un olio pieno dei profumi della nostra terra. Un ringraziamento agli organi del Consorzio – aggiunge il primo cittadino di Scordia- e a tutti coloro, tecnici e amministratori del passato, che si sono prodigati per il raggiungimento di questo importante traguardo”.

 Per il consorzio di tutela un primo significato step. Con l’inclusione anche dei territori di Carlentini ed Avola (nel siracusano) e parte del ragusano (la fascia costiera) parzialmente delimitati, adesso potranno rientrarci a pieno titolo con i confini amministrativi. “Il ringraziamento va rivolto a quanti, in questi anni, si sono prodigati per il raggiungimento di questo risultato –spiega il presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo -La modifica al disciplinare di produzione è frutto di una lavoro di squadra di tutto il consiglio di amministrazione del consorzio di tutela dell’olio dop.  Il consorzio ha dimostrato la sua dinamicità presentando una modifica al disciplinare al passo con i tempi introducendo, di fatto, le innovate tecnologie nei moderni impianti.

Rafforzare il  legame con la cultura dell’olio che rappresenta un patrimonio unico. Un bel biglietto da visita per la città dell’olio che si arricchisce di una donazione della famiglia Piccione. La rotatoria d’ingresso della zona artigianale di Chiaramonte Gulfi  è stata abbellita da vecchi utensili usati in un frantoio. “Si tratta di vecchi macchinari usati negli anni 40 con il motore a scoppio –spiega il sindaco Sebastiano Gurrieri  – un nostro concittadino, Lorenzo Piccione, ha voluto donare questa attrezzatura al comune di Chiaramonte. In quel sito, di proprietà del libero consorzio, grazie ad un accordo di collaborazione anche con i privati, il comune ha voluto creare una piazzola all’interno della rotatoria”. E’ un legame secolare quello che unisce Chiaramonte Gulfi e l’olio. Gli oleifici, a Chiaramonte, sono vere e proprie istituzioni a conduzione familiare, tramandate da generazione in generazione, ambasciatori nel mondo di un prodotto d’eccellenza. “Con il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione  importante per promuovere una delle nostre eccellenze l’olio dop– aggiunge il sindaco”. A Chiaramonte (città dei musei) nei bassi di palazzo Montesano si custodiscono i resti della cultura contadina d’un tempo con gli strumenti di tecnologia estrattiva dell’olio di oliva. Una pressa del 1614, una mola in pietra, giare, strumenti di misura dell’olio,utensili e suppellettili vari. Viene ritratto il cuore dell’antica civiltà contadina, in quel mitico tempo della memoria che si dipana davanti al visitatore, con le sue ingegnosità e le sue miserie. “Con Chiaramonte Gulfi c’è un legame solido – aggiunge il presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo –  legato alla  valorizzazione e alla promozione del nostro olio. Ringraziamo il sindaco Gurrieri e l’amministrazione comunale. E’ un segnale tangibile di sostegno e di promozione del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei così che hanno fatto le amministrazioni comunali di Ragusa, con il ragusano dop, e il comune di Modica, con il cioccolato”.

Un ricambio generazionale. Con nuovi capi panel da affiancare ai “veterani”. I consorzi di tutela Dop Monti Iblei,  Dop Monte Etna  e Dop Val di Mazara  anticipano i tempi programmando un corso di  formazione accreditato dal ministero delle politiche agricole per capi panel.  La richiesta è stata inoltrata al ministero. Per l’accesso ai corsi di formazione di capo panel è necessario essere iscritti nell’elenco nazionale ed aver operato, da almeno tre anni, in un comitato di assaggio riconosciuto dal Ministero. “Non si è mai pensato, fino ad ora, ad un ricambio generazionale  dei nostri capi panel – spiega Giuseppe Arezzo, presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei– si tratta di figure altamente professionali a cui va rivolto il nostro ringraziamento per il lavoro svolto. Vogliamo organizzare un corso di formazione, in un laboratorio appositamente attrezzato, con il contributo della camera di commercio del sud est e dell’istituto regionale del vino e dell’olio (IRVOS)”.

Stabilire le caratteristiche organolettiche di un olio e darne una valutazione su basi tecnico- scientifiche precise. Sono i compiti del capo-panel: una figura  in possesso degli strumenti e delle competenze tecnico-scientifiche necessarie per la conduzione di corsi ufficiali per la formazione di assaggiatori e l’istituzione, la direzione e la gestione di panel di assaggio ufficiali per la valutazione sensoriale degli oli d’oliva, così come disciplinato dal Reg. C.E.E. 2561 e dal D.M. del 16 Giugno 2014. “Sono gli ambasciatori del gusto e della qualità – precisa il presidente  del consorzio di tutela dell’olio dop monte Etna, Gino Catania – c’è l’esigenza di avere un numero maggiore di professionisti per certificare le nostre produzioni di qualità. Gli attuali Capi Panel, nonostante l’impegno e lo sforzo profuso, potrebbero mostrare difficoltà operative nelle operazioni e nella tempistica operativa per le analisi organolettiche dei campioni. Ci sono le condizioni, oggettive, per la costituzione di Comitati di assaggio composti di tanti assaggiatori che pur avendo acquisito i titoli come da normativa e pur avendo ricevuto l’attestazione da parte della Regione Siciliana, non riescono a mettere a fuoco la voglia e la formazione acquisita nei comitati attuali che in gran parte assumono una forma di staticità non consona all’attuale condizione”. Il Capo Panel deve possedere una consolidata professionalità ed esperienza nell’assaggio delle diverse tipologie di oli di olive. Il Capo Panel seleziona gli assaggiatori e provvede al loro addestramento ed al controllo del loro operato in modo da garantire il mantenimento di un adeguato livello attitudinale.

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Modifica al disciplinare di produzione dell’olio dop monti iblei. I comuni di Mirabella Imbaccari e Scordia (nel catanese), Carlentini e Avola, (in provincia di Siracusa) sono state inserite nelle aree di produzione. Il consorzio di tutela avrà il compito di coordinare le audizioni pubbliche per comunicare ai produttori i risultati ottenuti con la modifica al disciplinare. La prima audizione pubblica si svolgerà il 10 Settembre, alle ore 17, nell’aula consiliare del Comune di Scordia in Via Trabia 15. Saranno presenti il sindaco del comune di Scordia, Francesco Barchitta,  i vertici del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei con il presidente Giuseppe Arezzo e l’agronomo Umberto Godano, il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci,  l’assessore regionale all’agricoltura, Antonino Scilla e i produttori.

 

Una vasta area, fino al mare, inclusa nella modifica al disciplinare di produzione dell’olio dop monti iblei. Alcuni territori del Ragusano, ricadenti nella fascia costiera, parzialmente delimitati, adesso potranno rientrarci a pieno titolo con i confini amministrativi. Anche i comuni di Mirabella Imbaccari e Scordia (nel catanese), Carlentini e Avola, (in provincia di Siracusa) sono state inserite nelle aree di produzione. Il consorzio di tutela, adesso, avrà il compito di coordinare le audizioni pubbliche per comunicare ai produttori i risultati ottenuti con la modifica al disciplinare. Alla presenza dei rappresentanti del ministero, dell’assessorato regionale all’agricoltura, dei consorzi di tutela della Dop in Sicilia, e dei funzionari dell’Irvo (istituto regionale della vite, del vino, dell’olio). “Un lavoro incessante – spiega il presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – con una proficua interlocuzione con i funzionari e i dirigenti dell’assessorato e del ministero in particolare Luigi Polizzi. La modifica al disciplinare di produzione è frutto di una lavoro di squadra di tutto il consiglio di amministrazione del consorzio di tutela dell’olio dop.  Il consorzio ha dimostrato la sua dinamicità presentando una modifica al disciplinare al passo con i tempi introducendo, di fatto, le innovate tecnologie nei moderni impianti.” I comuni di Scordia e Mirabella Imbaccari, incluse nella modifica al disciplinare, guardano con fiducia al futuro.

 “E’ un risultato straordinario per la nostra piccola realtà – commenta Valerio Martines, assessore del comune di Mirabella Imbaccari – un lavoro incessante con tutta la documentazione richiesta dalla comunità europea iniziato con l’ex assessore Bonura. Nel nostro territorio, tra l’altro, ci sono delle realtà eccellenti per la produzione di olio come il frantoio Berretta. La superfice olivicola, seppur limitata, si estende nella parte collinare, con alcuni alberi secolari, meglio conosciuta, come monte Bosco”.  Anche l’altitudine, con riferimento all’ubicazione delle piante o dei terreni olivetati, non avrà più alcun limite. Si è ritenuto di eliminare la delimitazione altimetrica (80-700 metri sul livello del mare). Infatti, anche a quote basse, sotto gli 80 metri sul livello del mare, se le olive delle diverse varietà sono raccolte nel periodo indicato e con i criteri delle moderne tecniche di estrazione, così come prescritto nel disciplinare di produzione, non ci saranno differenze nel prodotto finale. Per il territorio di Scordia  un risultato importante frutto di un lavoro di concertazione.

E’  stato un lavoro incessante durato ben sei mesi –spiega Salvo Distefano, tecnico agronomo  – grazie alla fattiva collaborazione di altri due colleghi  Rocco Privitera e Salvatore Porcina Russo che hanno preparato la relazione da trasmettere al ministero. Scordia ha una produzione olivicola importante con la riconversione, negli anni 80, delle piantagioni di agrumi. La crisi devastante delle arance, con gli accordi euro mediterranei, hanno causato un crollo verticale delle esportazioni. Ci prepariamo, adesso, al lavoro del futuro con le coltivazioni di Nocellara Etnea che è stata inserita nella modifica al disciplinare di produzione del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei”.

L’olio dop monti iblei ha una marcia in più. Nel concorso più atteso dell’anno, il Sol D’Oro, a Verona, conquista la “Silver Medal” nella categoria Oli Extravergine di Oliva Fruttati Leggeri con l’Azienda Agricola Fisicaro Sebastiana.  Unica azienda siciliana, tra l’altro, a salire sul gradino più alto del podio e a rappresentare al meglio l’eccellenza dell’olio. Un successo straordinario frutto di un lavoro certosino ripagato dalla qualità del prodotto. Un tributo meritato all’arte del saper fare, alla professionalità, alla passione che contraddistinguono  le aziende della Dop monti iblei  e che rappresentano  in modo esemplare un’identità territoriale.

 

Menzioni speciali, poi, nelle singole categorie. La cerimonia di premiazione con la consegna dei riconoscimenti Sol d’Oro, d’Argento e di Bronzo, si svolgerà domenica 17 ottobre in occasione di Sol&Agrifood Special edition (17-19 ottobre 2021).

L’edizione di quest’anno, caratterizzata da mille problematiche legate all’emergenza sanitaria (Covid-19),  si tinge dei colori del Tricolore. Sedici delle diciotto medaglie previste nelle sei categorie in gara (Fruttato leggero, Fruttato medio, Fruttato intenso, Biologico, Monovarietale, Absolute Beginners) sono andate a olii  della Penisola. Un successo equamente distribuito tra le principali regioni produttrici: quattro alla Toscana, tre al Lazio, due alla Sardegna, alla Campania e all’Umbria, una alla Puglia, alla Sicilia e alla Calabria.

 

I PREMIATI

 

Categoria Oli Extravergine di Oliva Fruttati Leggeri

Silver Medal: EVO – Azienda Agricola Fisicaro Sebastiana, Italy (Sicily).

 

Categoria Oli Extravergine di Oliva Fruttati Intensi

Menzioni speciali

Frantoi Covato Srl A’ TURRI DOP – MONTI IBLEI – SOTTOZONA FRIGINTINI, Sicilia

Az. Agricola Rollo LETIZIA, Sicilia

 

Categoria Oli Extravergine di Oliva Monovarietali

Menzioni speciali

Az. Agr. Fisicaro Sebastiana TONDA IBLEA, Sicilia

 

Categoria Oli Extravergine di Oliva Biologici

Menzioni speciali

Tenuta Chiaramonte Soc. Agr. IL PRIMIZIO, Sicilia

Az. Agr. Fisicaro Sebastiana- Frantoio Galioto BIO, Sicilia

Agrestis soc. coop. agricola BIO, Sicilia

 

 

 

 

Un evento per fare conoscere le peculiarità dell’olio. Un convegno nella città dell’olio. Appuntamento, a Chiaramonte Gulfi, (all’interno della villa comunale) martedì 22 giugno, con inizio alle 18. Ricco il parterre dei relatori:  Sebastiano Gurrieri (sindaco di Chiaramonte Gulfi e segretario regionale “la città dell’olio”), Antonio Balenzano (presidente città dell’olio), Giuseppe Arezzo (presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei), Maria Teresa Fattori (presidente Lilt Ragusa), Giuseppe Scibilia (coordinatore regionale Lilt), Carmela Lauria (referente Slow Food Ragusa), Michela Sonnessa (presidente città dell’olio). Il convegno sarà moderato dalla giornalista del Tg1 Margherita Basso.

 

 

Convegno e laboratorio del gusto. L’olio dop monti iblei anche a scuola. Grazie ad un protocollo d’intesa – dalla durata triennale – tra l’istituto scolastico Guglielmo Marconi di Vittoria e il consorzio di tutela dell’olio

Terzo classificato. Nella categoria Dop Igp fruttato medio. L’azienda ragusana Giorgio Rollo conquista il terzo posto con l’etichetta Letizia Dop monti iblei. Uno straordinario riconoscimento al premio nazionale Ercole Olivario. L’unica azienda siciliana a salire sul podio nell’edizione 2021 del premio con la consegna del prestigioso tempietto dell’Ercole.  

 

Altri riconoscimenti, con le menzioni speciali, alle aziende del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei. Un traguardo importante per tante realtà del comprensorio che, più volte, hanno conquistato premi e menzioni in manifestazioni nazionali e internazionali.   La cerimonia è stata anche l’occasione per consegnare  gli  award speciali previsti quest’anno:

 

Premio Speciale, Amphora Olearia, per la miglior confezione, all’etichetta “Le Case di Lavinia”, della Società Agricola Vernèra di Spanò di Buccheri.

 

MENZIONE DI MERITO “IMPRESA DONNA ALLE MIGLIORI IMPRESE FEMMINILI”:

 

Società Agricola Vernera di Spano’ & c. di Buccheri (SR)

Frantoi Cutrera, Chiaramonte Gulfi

Azienda Fisicaro  Sebastiana, Frantoio Galioto di Ferla (SR)

 

Cinque importanti riconoscimenti per le aziende del  consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei.  Sono state nove le aziende della Sicilia, con dieci oli extravergine di oliva, ad aver superato le selezioni regionali ed a concorrere al premio nazionale Ercole Olivario. Sui canali social  la proclamazione dei vincitori. Il Premio Ercole Olivario è organizzato dall’unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in collaborazione con la camera di commercio dell’Umbria e il sostegno del sistema camerale nazionale, delle associazioni dei produttori olivicoli, degli enti e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio extravergine di oliva italiano di qualità.

Formazione e informazione. Una due giorni dedicata all’olio dop monti iblei grazie ad un protocollo d’intesa – dalla durata triennale – tra il consorzio di tutela e l’istituto scolastico superiore Guglielmo Marconi di Vittoria. Primo step martedì 25 maggio, con inizio alle ore 10, con una sessione formativa riservata agli studenti con un mini corso curato dal capo panel Giuseppe Cicero con le relazioni di Giuseppe Arezzo e Umberto Godano del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei. Mercoledì 26, dalle ore 17 e 30, la sessione “pratica” con gli aspiranti chef – con il contributo dell’associazione Amira Ragusa Barocca – che si cimenteranno nella preparazione di un menù con prodotti rigorosamente del territorio. All’agriturismo Scornavacche, rispettando i rigidi protocolli sanitari, sarà “offerta” la cena con i giovani maitre dell’istituto Marconi che avranno il compito di coordinare il servizio in sala. “Una due giorni dedicata al mondo della scuola – spiega il presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – con il protocollo d’intesa -.grazie alla sensibilità del dirigente scolastico Anna Giordano – si vuole dare la possibilità, agli studenti, di toccare con mano e assaggiare direttamente gli oli pregiati della propria terra. Un’esperienza formativa e didattica che li renderà responsabili e consapevoli di cosa mangiano e perché lo fanno”.
Gli studenti avranno la possibilità di conoscere da vicino l’olio dop e di comprenderne l’importanza in termini di legame tra prodotto e territorio. Molta attenzione verrà dedicata anche alla tecnica di degustazione dell’olio. La tendenza attuale in campo alimentare è di spingersi sempre più verso lo studio dei prodotti non solo dal punto di vista gastronomico ma, soprattutto, da quello salutistico: infatti è diffusa l’idea che i cibi debbano essere buoni e fare bene alla salute. Un percorso di conoscenza della dieta mediterranea e di diffusione della cultura dell’olio dop attraverso il mondo della scuola. Ultimo step, a conclusione del progetto, la creazione di una vera e propria carta degli oli dop monti iblei. Uno strumento che darà la possibilità al cliente, al ristorante, di scegliere con attenzione il proprio olio da abbinare al piatto.